Valigia per il parto: quando prepararla e cosa portare

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L’arrivo di un figlio è un evento che ti stravolge la vita, al quale non si è mai pronti. Per alcune cose, tuttavia, ci si può organizzare per tempo, basta respirare profondamente e rimanere lucidi. Una di queste è la preparazione della valigia per il parto, che può mandare in difficoltà soprattutto i neo genitori. In queste righe proveremo a dare le giuste indicazioni per preparare la valigia per tempo e senza stress.

Quando preparare la valigia per il parto?

L’arrivo di un bambino è sicuramente monitorato dai ginecologi eppure, secondo una regola non scritta, il momento in cui piccolo decide di venire al mondo arriva sempre quando la neo mamma non se l’aspetta. È a causa di questa imprevedibilità che la valigia deve essere pronta entro il settimo mese, anche perché in alcuni (rari) casi il neonato potrebbe venire al mondo molto prima dei canonici 9 mesi (una gravidanza infatti viene considerata “a termine” dai medici già a partire dalla trentasettesima settimana).

Cosa deve mettere la mamma in valigia?

Ancor prima di stilare la lista di cose da portarsi, il consiglio è di parlare con l’ospedale o clinica in cui avverrà il parto: le strutture sanitarie hanno regole diverse fra loro, e ci sono alcuni capi che sono richiesti in alcuni nosocomi, mentre non servono in altri. Sulla base delle indicazioni ricevute dalla clinica, inoltre, si dovrà considerare anche la stagione in corso (partorire a dicembre è ovviamente diverso dal farlo in piena estate) e il tipo di parto (naturale e/o cesareo).

Fatte le doverose premesse, possiamo passare alla lista vera e propria: il primo pensiero deve andare ai documenti richiesti alla futura madre, quindi non solo carta d’identità o tessera sanitaria, ma anche cartella clinica, ecografie, esami e tutta la documentazione relativa alla gravidanza. Sistemate le “scartoffie”, si può pensare ai capi di abbigliamento: serviranno almeno cinque camice da notte con apertura sul davanti, almeno 4 reggiseni da allattamento, un golfino per girare nel reparto, biancheria intima in abbondanza e asciugamani di vari grandezza. Per le parti intime, oltre agli assorbenti, portate una scatola di coppe assorbi latte (da evitare però in caso di ragadi). Sotto consiglio del ginecologo, inoltre, valutate se portare anche una pancera post-partum.

Si passa poi a tutto quello che serve per fare la doccia: bagnoschiuma, shampoo, accappatoio, infradito, deodorante, spazzola, spugna, elastici per capelli, sapone liquido per le mani, spazzolino e dentifricio. A questi si devono poi aggiungere dei prodotti speciali dedicati al seno, che è molto stressato durante l’allattamento: in commercio ci sono delle apposite salviettine che idratano, detergono e disinfettano al tempo stesso, ma anche il vecchio e caro olio di mandorle va bene. Anche il burro di cacao per le labbra è consigliabile.

Per quel che riguarda l’utilizzo dei sanitari, è ovviamente importanti assicurarsi di usarli in tutta sicurezza, perché purtroppo non sono esenti da germi come quelli di casa nostra. Puoi usare salviettine o spray per disinfettare, o in alternativa delle garze sterili. Non può mancare il detergente intimo (meglio se dedicato al post partum), oltre a carta igienica e pantofole.

Esiste poi una lista di oggetti che rientra nella categoria “varie ed eventuali”: ti consigliamo ad esempio un lucchetto per tenere al sicuro le tue cose nell’armadietto della struttura sanitaria, qualche moneta per i distributori automatici, smartphone con caricabatterie, e magari una TV portatile o un tablet con cui guardare i vostri film o serie TV preferite. Infine, per quel che riguarda gli abiti da indossare una volta uscite dall’ospedale, optate per capi comodi, visto che il pancione andrà via solo nell’arco di qualche settimana.

Cosa portare per il bambino in valigia?

Se nel leggere le precedenti righe avete pensato che la lista fatta sia eccessiva, sappiate che non è ancora finita, perché bisogna ovviamente pensare anche a quello che serve al nuovo arrivato. Oltre ai vestiti neonati maschio o femmina, infatti, ci sono tanti accessori da considerare.

Tanto per dirne una: meglio mettere pannolini in abbondanza, perché non tutti gli ospedali li passano. Oltre a quelli, serviranno tutine, salviette igienizzanti, magliette intime, almeno 5 paia di calzini in cotone, un pettinino e un accappatoio per neonati, il suo primo bavaglino e l’immancabile ciuccio. Per quel che riguarda lenzuolini o copertine, invece, la quasi totalità degli ospedali li fornisce, ma averne qualche paio di emergenza non guasta. A seconda del periodo dell’anno, inoltre, coprite il bambino in maniera adeguata al momento delle dimissioni: cappellino, sciarpa e tutina in piuma d’oca nei periodi più freddi, giacca per quelli più miti.

Agli effetti personali del bambino attingeranno, soprattutto nelle prime ore del parto, gli infermieri e le ostetriche, quindi affinché non ci siano problemi ricordate di riporre i vestiti neonati maschio o femmine e gli altri capi in singoli sacchetti con chiusura ermetica, con tanto di targhetta adesiva in cui è riportato nome del nascituro e della mamma.

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