Gravidanza – BabyClick.it https://www.babyclick.it Tutto per l'infaniza Fri, 12 Nov 2021 18:37:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.2 154888055 Valigia per il parto: quando prepararla e cosa portare https://www.babyclick.it/gravidanza/valigia-per-il-parto-quando-prepararla-e-cosa-portare/ https://www.babyclick.it/gravidanza/valigia-per-il-parto-quando-prepararla-e-cosa-portare/#respond Fri, 12 Nov 2021 18:37:54 +0000 https://www.babyclick.it/?p=1122 L’arrivo di un figlio è un evento che ti stravolge la vita, al quale non si è mai pronti. Per alcune cose, tuttavia, ci si può organizzare per tempo, basta respirare profondamente e rimanere lucidi. Una di queste è la preparazione della valigia per il parto, che può mandare in difficoltà soprattutto i neo genitori. […]

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L’arrivo di un figlio è un evento che ti stravolge la vita, al quale non si è mai pronti. Per alcune cose, tuttavia, ci si può organizzare per tempo, basta respirare profondamente e rimanere lucidi. Una di queste è la preparazione della valigia per il parto, che può mandare in difficoltà soprattutto i neo genitori. In queste righe proveremo a dare le giuste indicazioni per preparare la valigia per tempo e senza stress.

Quando preparare la valigia per il parto?

L’arrivo di un bambino è sicuramente monitorato dai ginecologi eppure, secondo una regola non scritta, il momento in cui piccolo decide di venire al mondo arriva sempre quando la neo mamma non se l’aspetta. È a causa di questa imprevedibilità che la valigia deve essere pronta entro il settimo mese, anche perché in alcuni (rari) casi il neonato potrebbe venire al mondo molto prima dei canonici 9 mesi (una gravidanza infatti viene considerata “a termine” dai medici già a partire dalla trentasettesima settimana).

Cosa deve mettere la mamma in valigia?

Ancor prima di stilare la lista di cose da portarsi, il consiglio è di parlare con l’ospedale o clinica in cui avverrà il parto: le strutture sanitarie hanno regole diverse fra loro, e ci sono alcuni capi che sono richiesti in alcuni nosocomi, mentre non servono in altri. Sulla base delle indicazioni ricevute dalla clinica, inoltre, si dovrà considerare anche la stagione in corso (partorire a dicembre è ovviamente diverso dal farlo in piena estate) e il tipo di parto (naturale e/o cesareo).

Fatte le doverose premesse, possiamo passare alla lista vera e propria: il primo pensiero deve andare ai documenti richiesti alla futura madre, quindi non solo carta d’identità o tessera sanitaria, ma anche cartella clinica, ecografie, esami e tutta la documentazione relativa alla gravidanza. Sistemate le “scartoffie”, si può pensare ai capi di abbigliamento: serviranno almeno cinque camice da notte con apertura sul davanti, almeno 4 reggiseni da allattamento, un golfino per girare nel reparto, biancheria intima in abbondanza e asciugamani di vari grandezza. Per le parti intime, oltre agli assorbenti, portate una scatola di coppe assorbi latte (da evitare però in caso di ragadi). Sotto consiglio del ginecologo, inoltre, valutate se portare anche una pancera post-partum.

Si passa poi a tutto quello che serve per fare la doccia: bagnoschiuma, shampoo, accappatoio, infradito, deodorante, spazzola, spugna, elastici per capelli, sapone liquido per le mani, spazzolino e dentifricio. A questi si devono poi aggiungere dei prodotti speciali dedicati al seno, che è molto stressato durante l’allattamento: in commercio ci sono delle apposite salviettine che idratano, detergono e disinfettano al tempo stesso, ma anche il vecchio e caro olio di mandorle va bene. Anche il burro di cacao per le labbra è consigliabile.

Per quel che riguarda l’utilizzo dei sanitari, è ovviamente importanti assicurarsi di usarli in tutta sicurezza, perché purtroppo non sono esenti da germi come quelli di casa nostra. Puoi usare salviettine o spray per disinfettare, o in alternativa delle garze sterili. Non può mancare il detergente intimo (meglio se dedicato al post partum), oltre a carta igienica e pantofole.

Esiste poi una lista di oggetti che rientra nella categoria “varie ed eventuali”: ti consigliamo ad esempio un lucchetto per tenere al sicuro le tue cose nell’armadietto della struttura sanitaria, qualche moneta per i distributori automatici, smartphone con caricabatterie, e magari una TV portatile o un tablet con cui guardare i vostri film o serie TV preferite. Infine, per quel che riguarda gli abiti da indossare una volta uscite dall’ospedale, optate per capi comodi, visto che il pancione andrà via solo nell’arco di qualche settimana.

Cosa portare per il bambino in valigia?

Se nel leggere le precedenti righe avete pensato che la lista fatta sia eccessiva, sappiate che non è ancora finita, perché bisogna ovviamente pensare anche a quello che serve al nuovo arrivato. Oltre ai vestiti neonati maschio o femmina, infatti, ci sono tanti accessori da considerare.

Tanto per dirne una: meglio mettere pannolini in abbondanza, perché non tutti gli ospedali li passano. Oltre a quelli, serviranno tutine, salviette igienizzanti, magliette intime, almeno 5 paia di calzini in cotone, un pettinino e un accappatoio per neonati, il suo primo bavaglino e l’immancabile ciuccio. Per quel che riguarda lenzuolini o copertine, invece, la quasi totalità degli ospedali li fornisce, ma averne qualche paio di emergenza non guasta. A seconda del periodo dell’anno, inoltre, coprite il bambino in maniera adeguata al momento delle dimissioni: cappellino, sciarpa e tutina in piuma d’oca nei periodi più freddi, giacca per quelli più miti.

Agli effetti personali del bambino attingeranno, soprattutto nelle prime ore del parto, gli infermieri e le ostetriche, quindi affinché non ci siano problemi ricordate di riporre i vestiti neonati maschio o femmine e gli altri capi in singoli sacchetti con chiusura ermetica, con tanto di targhetta adesiva in cui è riportato nome del nascituro e della mamma.

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Caffè decaffeinato e gravidanza: ecco cosa sapere https://www.babyclick.it/gravidanza/caffe-decaffeinato-e-gravidanza-ecco-cosa-sapere/ https://www.babyclick.it/gravidanza/caffe-decaffeinato-e-gravidanza-ecco-cosa-sapere/#respond Wed, 25 Mar 2020 21:13:37 +0000 https://www.babyclick.it/?p=1113 Il caffè è uno dei piaceri più amati non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Non importa che si scelga di consumarlo al mattino in quella parentesi di tranquillità che, davanti al bancone del bar, precede l’ingresso in ufficio o di gustarlo la sera. Quello che conta, per tantissime persone, è lasciarsi inebriare […]

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Il caffè è uno dei piaceri più amati non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Non importa che si scelga di consumarlo al mattino in quella parentesi di tranquillità che, davanti al bancone del bar, precede l’ingresso in ufficio o di gustarlo la sera. Quello che conta, per tantissime persone, è lasciarsi inebriare dal suo aroma speciale.

Quando si scopre di essere in dolce attesa, è opportuno valutare attentamente la quantità di caffè da assumere. La scienza ha punti di vista diversi in merito. C’è chi parla di una dose massima di caffeina pari a 400 mg e chi, invece, sconsiglia in generale di assumere questa bevanda.

Non è un caso che molte donne in gravidanza decidano di sostituire il caffè normale con quello decaffeinato. Cosa bisogna sapere in merito alla sua assunzione nei 9 mesi di gestazione? Seguici nelle prossime righe per scoprire la risposta a questa domanda.

Caffè decaffeinato in gravidanza: fa bene o no?

Il caffè decaffeinato - il dettaglio delle sue proprietà viene discusso in questo articolo - è preferibile in gravidanza rispetto a quello normale per un motivo sopra tutti. Quale di preciso? Il contenuto più basso di caffeina.

Per lo stesso motivo, la sua assunzione viene maggiormente raccomandata rispetto a quella del caffè normale nel periodo dell’allattamento, un’altra fase della vita molto delicata e nel corso della quale è opportuno tenere sotto controllo l’alimentazione.

Attenzione, però: quando si parla di caffè decaffeinato in gravidanza, è il caso di ricordare che si chiama sempre in causa una bevanda che è stata sottoposta a estrazione del suo componente principale, ossia la caffeina.

Affinché le sostanze utilizzate nel corso del processo sopra citato non si rivelino dannose per la salute della mamma e del bambino, è il caso di moderare comunque le quantità di caffè decaffeinato.

Quanto appena detto non deve destare preoccupazione. La maggior parte delle sostanze sopra ricordate - solventi - vengono infatti eliminate nel corso del processo di torrefazione.

Una quantità minima rimane ed è il motivo per cui, come sopra accennato, bisogna fare attenzione a non esagerare con le quantità di caffè decaffeinato.

Quanto caffè decaffeinato si può bere durante la gravidanza?

Chiarito il fatto che il caffè decaffeinato in gravidanza è sicuro - prima di iniziare ad assumerlo è comunque opportuno contattare il proprio medico curante - vediamo un attimo quali sono le quantità raccomandate.

Se non sussistono controindicazioni, le donne in dolce attesa che bevono caffè decaffeinato dovrebbero mantenersi attorno ai 300 mg di caffeina al giorno.

Per dare qualche numero in merito, ricordiamo che una tazzina di caffè espresso decaffeinato contiene dai 60 ai 120 mg di caffeina. Partendo da questi parametri, non resta che fare i conti e regolarsi considerando sempre il fatto che ogni situazione è unica.

Conclusioni

Quando si parla dell’assunzione di caffè - lo stesso vale per il tè, altra bevanda caratterizzata da un componente fortemente eccitante come la teina - si inquadra innanzitutto un’abitudine che contribuisce a ottimizzare l’apporto d’acqua, cruciale in generale e ancora di più quando si parla di salute in gravidanza.

Il problema, se così si può dire, è il contenuto di caffeina. Se si esagera il rischio è quello di andare incontro a problemi di sonno e palpitazioni, conseguenze non certo piacevoli in un periodo già convulso come la gestazione.

Ricordiamo inoltre che, secondo diversi studi, l’eccesso di caffeina in gravidanza è associato a un peso più basso alla nascita. Per questi motivi, è opportuno gustare il proprio caffè decaffeinato senza dimenticare l’importanza della moderazione nelle quantità.

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Caduta capelli in gravidanza: cause e rimedi https://www.babyclick.it/gravidanza/caduta-capelli-in-gravidanza-cause-e-rimedi/ https://www.babyclick.it/gravidanza/caduta-capelli-in-gravidanza-cause-e-rimedi/#respond Fri, 22 Nov 2019 12:59:41 +0000 https://www.babyclick.it/?p=1102 Potreste aver sentito dire che i capelli diventano spessi e lucenti durante la gravidanza. Questo può essere vero per alcune donne, grazie agli alti livelli di estrogeni ormonali, che rallentano la caduta dei capelli. Altre future mamme, tuttavia, sperimentano il diradamento o la caduta dei capelli durante la gravidanza o nei mesi immediatamente successivi alla […]

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Potreste aver sentito dire che i capelli diventano spessi e lucenti durante la gravidanza. Questo può essere vero per alcune donne, grazie agli alti livelli di estrogeni ormonali, che rallentano la caduta dei capelli.

Altre future mamme, tuttavia, sperimentano il diradamento o la caduta dei capelli durante la gravidanza o nei mesi immediatamente successivi alla nascita.

Anche se è da tenere d'occhio, la perdita di capelli è normale e può essere causata da cose come gli ormoni, stress sul corpo, o condizioni mediche che accompagnano la gravidanza.

Cosa causa la caduta dei capelli durante la gravidanza?

Sia gli uomini che le donne perdono in media da 50 a 100 capelli al giorno. Durante la gravidanza, l'aumento dei livelli di estrogeni rallenta il ciclo naturale di caduta del follicolo pilifero. Come risultato, alcune donne possono effettivamente perdere meno capelli durante la gravidanza. Ma non è sempre così.

Spostamento ormonale

Alcune donne possono subire diradamento e caduta dei capelli a causa di stress o shock. Questa condizione è chiamata telogen effluvium, e colpisce un piccolo numero di donne durante la gravidanza.

Il primo trimestre può stressare il corpo mentre l'equilibrio ormonale si sposta drasticamente per sostenere il bambino in crescita. Lo stress può mettere più dei peli sulla testa, 30 per cento o più, nella fase di telogen o "riposo" del ciclo di vita dei capelli. Così, invece di perdere in media 100 capelli al giorno, si possono perdere 300 capelli al giorno.

La perdita di capelli a causa di cambiamenti ormonali può non accadere subito. Invece, possono essere necessari dai due ai quattro mesi per notare un diradamento. Questa condizione non dura generalmente più di sei mesi e non comporta una perdita permanente dei capelli.

Problemi di salute

Allo stesso modo, problemi di salute possono sorgere durante la gravidanza, portando al telogen effluvium. Lo spargimento può essere abbastanza drammatico, soprattutto se è legato ad uno squilibrio continuo negli ormoni o nelle vitamine essenziali.

Problemi tiroidei

I disturbi tiroidei, come l'ipertiroidismo (troppo ormone tiroideo) o l'ipotiroidismo (troppo poco ormone tiroideo), possono essere difficili da individuare durante la gravidanza.

Delle due condizioni, l'ipotiroidismo è più comune, colpendo circa 2 o 3 su 100 donne in gravidanza. La perdita di capelli è un sintomo, insieme a crampi muscolari, costipazione ed esaurimento. Circa 1 donna su 20 può anche avere problemi tiroidei (tiroidismo post-partum) dopo la nascita del bambino. In tutti i casi, i problemi tiroidei sono tipicamente diagnosticati con un esame del sangue.

Carenza di ferro

La carenza di ferro si verifica quando non si hanno abbastanza globuli rossi per fornire ossigeno a diversi tessuti del corpo. Può causare l'assottigliamento dei capelli insieme ad altri sintomi, come stanchezza, battito cardiaco irregolare, mancanza di respiro da sforzo e mal di testa.

Le donne incinte sono ad un elevato rischio di sviluppare un'anemia da carenza di ferro, soprattutto se le loro gravidanze sono distanziate l'una dall'altra, sono incinte di multipli, o hanno una grave malattia mattutina. Questa condizione può anche essere diagnosticata con un esame del sangue.

Mentre la perdita di capelli con queste condizioni non è permanente, i capelli non possono tornare al loro normale spessore fino a quando i livelli ormonali o vitaminici non sono tornati alle gamme normali.

Perdita di capelli dopo il parto

Molte donne vedono la caduta dei capelli nel giro di pochi mesi dal parto, generalmente con un picco intorno ai quattro mesi dopo il parto. Questa non è vera perdita di capelli, ma piuttosto "eccessiva caduta dei capelli" causata da una caduta dell'ormone estrogeno.

Anche in questo caso, questo tipo di perdita di capelli è considerato telogen effluvium. Mentre può essere abbastanza stridente vedere 300 o più capelli che spargono ogni giorno, di solito si risolve da solo senza trattamento.

Altre cause

È importante notare che la perdita di capelli con il telogen effluvium è tipicamente un diradamento uniforme. Se si notano macchie o calvizie più drammatiche, ci possono essere altri problemi in gioco. Ci sono anche condizioni genetiche e autoimmuni che causano la caduta dei capelli, che tu sia incinta o meno.

  • L'alopecia androgena (calvizie femminile) è causata da una fase di crescita ridotta dei follicoli piliferi e da un tempo più lungo tra la caduta dei capelli e la nuova crescita.
  • L'alopecia areata causa la perdita di capelli a chiazze sul cuoio capelluto e su altre parti del corpo. Si può verificare la perdita di capelli e la ricrescita che è imprevedibile o ciclico. Non esiste una cura per questo tipo di perdita di capelli, ma alcuni trattamenti possono aiutare a fermare la perdita e ricrescita dei capelli.

E' possibile essere incinta e avere una di queste condizioni allo stesso tempo.

Trauma

La tua perdita di capelli potrebbe non avere nulla a che fare con la gravidanza o con le condizioni genetiche. Se recentemente avete avuto i vostri capelli in acconciature strette, avete avuto certi trattamenti di bellezza, o trattato i vostri capelli approssimativamente, potete avere che cosa è chiamato alopecia della trazione.

L'infiammazione dei follicoli piliferi può portare alla caduta e alla perdita di capelli. In alcuni casi, i follicoli possono cicatrizzare, portando alla caduta permanente dei capelli.

Trattamento per la perdita di capelli legata alla gravidanza

La perdita di capelli durante e dopo la gravidanza può non richiedere un trattamento speciale. Generalmente si risolve da sola nel tempo.

I medici a volte prescrivono minoxidil (Rogaine) se la crescita dei capelli non ritorna ai livelli precedenti, ma questo farmaco non è considerato sicuro per l'uso durante la gravidanza.

Nel caso di condizioni come l'ipotiroidismo o l'anemia da carenza di ferro, lavorare con il proprio medico per trovare farmaci o integratori vitaminici che riportino i livelli normali dovrebbe aiutare ad iniziare il ciclo di ricrescita con il tempo.

La maggior parte dei trattamenti per altre condizioni come l'alopecia androgena (per esempio Foltina Plus) spesso non sono raccomandati anche durante la gravidanza. Il medico può suggerire di provare il trattamento laser a basso livello (LLLT), che utilizza onde di luce rossa per stimolare la crescita dei capelli, invece di farmaci.

E dopo il parto?

Alcuni farmaci sono sicuri durante l'allattamento e altri no. Il Rogaine, per esempio, non è considerato sicuro se allattate al seno. E' qualcosa che si potrebbe iniziare una volta che hai finito l'allattamento.

La vostra risorsa migliore è il vostro medico per aiutarvi a valutare i pro e i contro delle diverse opzioni di trattamento.

Prevenzione della perdita di capelli legata alla gravidanza

Si può o non può essere in grado di fare qualcosa per prevenire la caduta dei capelli o la caduta dei capelli durante la gravidanza. Tutto dipende dalla causa della caduta dei capelli.

Prova a:

  • Mangiare seguendo una dieta sana ed equilibrata. Concentrarsi su come ottenere abbastanza proteine, ferro e altre importanti sostanze nutritive. Potete anche chiedere al vostro medico la migliore vitamina prenatale per voi, sia da banco o su prescrizione medica.
  • Chiedere al vostro medico se i farmaci o integratori che state assumendo possono contribuire alla perdita di capelli.
  • Evitare trecce strette, panini, code di cavallo e altre acconciature che possono tirare i capelli. Mentre ci sei, resistere a torcere, tirare o strofinare i capelli.
  • Lavare i capelli delicatamente e utilizza un pettine a denti larghi per evitare di tirare i capelli troppo forte mentre si districano.
  • Lasciare riposare i capelli senza trattamenti duri come l'uso di rulli caldi, arricciacapelli, o olio caldo e trattamenti permanenti.
  • Parlare con il medico. A volte la radice della vostra perdita di capelli non può essere facilmente determinata con un esame fisico. Mentre la maggior parte dei casi di perdita di capelli durante la gravidanza sono temporanei, ci sono altre situazioni che possono richiedere un trattamento per aumentare i livelli di vitamine o per regolare i livelli ormonali.

Se avete già perso i capelli, prendete in considerazione la possibilità di provare shampoo volumizzanti e balsami. Le formule pesanti possono appesantire i capelli. E quando condizionate, concentratevi sulle punte dei vostri capelli invece che sul cuoio capelluto per una maggiore portanza.

Ci sono anche alcuni stili di taglio, come il bob corto, che possono aiutare i capelli a sembrare più pieni mentre ricrescono.

Cosa aspettarsi

La perdita di capelli durante la gravidanza - anche se non particolarmente comune - è normale, specialmente se legata a cambiamenti ormonali o a determinate condizioni di salute. La crescita dei capelli dovrebbe riprendere con il tempo o con il trattamento della causa di fondo.

La caduta dei capelli dopo la gravidanza raggiunge picchi intorno ai quattro mesi dopo il parto. La buona notizia è che è probabile che riprendiate la vostra crescita normale entro sei-nove mesi - al primo compleanno del vostro piccolo.

Se la vostra perdita di capelli continua o se notate altri sintomi, prendete in considerazione di contattare il vostro medico per vedere se c'è un'altra possibile causa di perdita di capelli, come l'alopecia areata o l'alopecia androgena.

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Corrispondenza tra settimane e mesi di gravidanza https://www.babyclick.it/gravidanza/settimane-e-mesi-di-gravidanza/ https://www.babyclick.it/gravidanza/settimane-e-mesi-di-gravidanza/#respond Fri, 14 Jun 2019 16:57:31 +0000 https://www.babyclick.it/?p=1081 Come si calcola la corrispondenza esatta tra settimane e mesi di gravidanza? Ok, in un articolo precedente ti ho parlato di come si “contano” le settimane di gravidanza, rendendoti un papà molto avveduto. Però mica è sbagliato esprimersi in mesi (solo un po’ meno preciso, diciamo). Ecco uno specchietto semplice con il quale puoi trasformare le une negli altri e viceversa. Il primo è […]

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Come si calcola la corrispondenza esatta tra settimane e mesi di gravidanza?

Ok, in un articolo precedente ti ho parlato di come si “contano” le settimane di gravidanza, rendendoti un papà molto avveduto.

Però mica è sbagliato esprimersi in mesi (solo un po’ meno preciso, diciamo).

Ecco uno specchietto semplice con il quale puoi trasformare le une negli altri e viceversa.

Il primo è più generico, il secondo più dettagliato.

Ti consiglio di annotare nel tuo taccuino dedicato alla paternità la data di “avvio”, e poi tenere conto di tutti i progressi!

Settimane e mesi di gravidanza: conversione

  • Primo mese: settimana da 1 a 4
  • Secondo mese: settimana da 5 a 8
  • Terzo mese: settimana da 9 a 13
  • Quarto mese: settimana da 14 a 17
  • Quinto mese: settimana da 18 a 22
  • Sesto mese: settimana da 23 a 27
  • Settimo mese: settimana da 28 a 31
  • Ottavo mese: settimana da 32 a 35
  • Nono mese: settimana da 36 a 40

Più precisamente (dato che i mesi hanno lunghezza diversa)

  • Inizio del primo mese: dal primo giorno delle ultime mestruazioni (0 settimane + 0 giorni)
  • Fine del primo mese: 4 settimane + 3 giorni
  • Inizio del secondo mese: 4 settimane + 4 giorni
  • Fine del secondo mese:  8 settimane + 5  giorni
  • Inizio del terzo mese: 8 settimane + 6 giorni
  • Fine del terzo mese:     13 settimane + 1 giorno
  • Inizio del quarto mese: 13 settimane + 2 giorni
  • Fine del quarto mese:    17 settimane + 4 giorno
  • Inizio del quinto mese: 17 settimane + 5 giorni
  • Fine del quinto mese:    21 settimane + 6 giorno
  • Inizio del sesto mese: 22 settimane + 0 giorni
  • Fine del sesto mese:     26 settimane + 2 giorno
  • Inizio del settimo mese: 26 settimane + 3 giorni
  • Fine del settimo mese:   30 settimane + 4 giorno
  • Inizio del ottavo mese: 30 settimane + 5 giorni
  • Fine dell’ottavo mese:   35 settimane + 0 giorno
  • Inizio del nono mese: 35 settimane + 1 giorno
  • Fine del nono mese:    40 settimane + 0 giorno

Dopodiché, devi aggiungere due settimane per arrivare idealmente alla presunta data del parto 🙂

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Sacchetti nascita per l'ospedale: il tutorial per realizzarli da sé https://www.babyclick.it/neonati/tutorial-sacchetto-nascita/ https://www.babyclick.it/neonati/tutorial-sacchetto-nascita/#respond Sun, 09 Jun 2019 15:31:04 +0000 https://www.babyclick.it/?p=1062 La pancia cresce, la presunta data del parto si avvicina, ed è giunto il momento di preparare la valigia. Con i preparativi, un’attenzione particolare va riservata al corredino per il bebè. Cinque sono i cambi generalmente richiesti dall’ospedale, confezionati singolarmente in altrettanti sacchetti nominali. Per le mamme che vogliono osare con l’home made, vi proponiamo […]

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La pancia cresce, la presunta data del parto si avvicina, ed è giunto il momento di preparare la valigia.

Con i preparativi, un’attenzione particolare va riservata al corredino per il bebè.

Cinque sono i cambi generalmente richiesti dall’ospedale, confezionati singolarmente in altrettanti sacchetti nominali.

Per le mamme che vogliono osare con l’home made, vi proponiamo un foto-tutorial per realizzarne un set ad hoc.

OCCORRENTE

Per il sacchetto:

  • Stoffa con fantasia a scelta 50×70 cm
  • Stringa di cotone 100 cm
  • Spilla da balia o forcina
  • Filo in tinta
  • Forbici
  • Matita
  • Righello
  • Spilli
  • Ago e filo da imbastire
  • Macchina da cucire
  • Foglio A4 come cartamodello

Per aggiungere il nome:

  • Foglio A4 bianco
  • Stoffa bianca 15×20 cm
  • Scotch di carta
  • Pc con un programma di testo
  • Stampante bianco/nero
  • Ago e filo

Preparare il cartamodello. Stendere un foglio A4 su una superficie piana: partendo da uno dei lati più corti, misurare 5 cm e tracciare una riga con matita e righello. Dalla prima riga, misurare 1.5 cm e tracciare una seconda riga.

Stendere la stoffa sul tavolo, ripiegando il dritto verso l’interno. Posizionare il cartamodello sulla stoffa, lasciando sul fondo e lateralmente 1 cm per lato. Lasciare un margine in testa di 9 cm (verrà piegato successivamente per rifinire il sacchetto). Fissare il cartamodello con gli spilli sui 4 angoli.

Posizionare 4 spilli sul “corridoio” disegnato a matita, in modo da segnalare il punto di passaggio.

Imbastire il tessuto (con punti molto larghi) sui 3 lati, in modo da segnare una traccia che renda più semplice e veloce la cucitura a macchina.

Segnare con la matita il margine superiore del cartamodello, in modo da ottenere il punto esatto in cui successivamente si dovrà ripiegare la stoffa.

Togliere il cartamodello e cucire a macchina, con un punto dritto, i tre lati seguendo le linee guida fatte con il filo da imbastire.

ATTENZIONE a non cucire lo spazio (1.5 cm) segnalato con gli spilli che servirà per far scorrere le stringhe.

Con le forbici, tagliare l’eventuale tessuto in eccesso lungo i 4 lati e gli angoli al rovescio, in modo che – girando il sacchetto – questi non abbiano imperfezioni.

Eliminare il filo “rosso” utilizzato per imbastire e rifinire tutti i bordi con lo zigzag.

ATTENZIONE a rifinire ogni lembo di stoffa separatamente, in modo da mantenere aperto il canale per far scorrere le stringhe.

Rivoltare il sacchetto al dritto. Per rifinire la parte superiore del sacchetto, piegare un piccolo orlo di 1 cm, fissarlo con gli spilli (o se si preferisce imbastire con ago e filo) e cucire a macchina lungo tutto il diametro del sacchetto.

Piegare nuovamente il tessuto di testa del sacchetto, questa volta all’altezza del segno a matita tracciato in precedenza, e fermarlo con gli spilli. Utilizzare degli spilli segnaposto, per segnalare i fori d’ingresso del canale dove verrà collocata la stringa di chiusura.

Con la macchina da cucire, effettuare due cuciture parallele a punto dritto lungo tutto il diametro del sacchetto, in modo da creare il canale per far passare le stringhe di chiusura.

Tagliare a metà la stringa di cotone, ottenendone due da 50 cm. Con una forcina (o una spilla da balia), infilare un’estremità di una delle due stringhe di cotone, e farla scorrere lungo tutto il diametro del sacchetto.

ATTENZIONE: infilare la stringa da uno dei due lati del sacchetto e farla fuoriuscire dallo stesso lato.

Procedere nello stesso modo, infilando la seconda stringa dall’altro lato del sacchetto.

Annodare le 4 estremità delle stringhe, per evitare che il cotono si sfilacci. Il sacchetto è completo, adesso non resta che personalizzarlo con il nome del bimbo.

Con un programma di scrittura, word ad esempio, aprire un file formato A4 e scrivere il nome del nascituro, scegliendo un carattere gradevole, centrarlo sulla pagina e lanciare la stampa. La stampa servirà per identificare il punto esatto in cui verrà stampato il testo.

Posizionare la stoffa bianca sopra il foglio stampato, in modo che il nome resti centrato sotto al tessuto. Fissare con lo scotch i 4 lati della stoffa al foglio.

Posizionare foglio+stoffa nella stampante e lanciare nuovamente la stampa del nome.

Togliere lo scotch e staccare il tessuto bianco dal foglio, ritagliare una striscia con il nome lasciando 1 cm per ogni lato.

Piegare 5 mm di stoffa su ogni lato e fissarla con gli spilli.

Con ago e filo, fissare la striscia di testo al centro del sacchetto affrancandola con un paio di punti per lato.

CONGRATULAZIONI: il primo sacchetto è pronto!

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Gravidanza: meglio aspettare almeno dodici mesi prima di quella successiva https://www.babyclick.it/gravidanza/gravidanza-meglio-aspettare-almeno-dodici-mesi-prima-di-quella-successiva/ https://www.babyclick.it/gravidanza/gravidanza-meglio-aspettare-almeno-dodici-mesi-prima-di-quella-successiva/#respond Mon, 05 Nov 2018 12:25:07 +0000 http://www.babyclick.it/?p=938 Al giorno d’oggi sta andando molto di bene avere dei figli a pochissima distanza di tempo gli uni dagli altri. Eppure, c’è un aspetto che tante coppie non prendono in considerazione: la distanza ideale e consigliata tra una gravidanza e quella successiva dovrebbe essere pari quantomeno ad un anno. Tanti si potrebbero chiedere il motivo […]

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Al giorno d’oggi sta andando molto di bene avere dei figli a pochissima distanza di tempo gli uni dagli altri.

Eppure, c’è un aspetto che tante coppie non prendono in considerazione: la distanza ideale e consigliata tra una gravidanza e quella successiva dovrebbe essere pari quantomeno ad un anno.

Tanti si potrebbero chiedere il motivo per cui è stata fissata questa soglia. La risposta è piuttosto facile da intuire: è meglio attendere almeno un anno dal momento che, così facendo, i pericoli a cui potrebbero essere esposti sia la mamma che il bambino diminuiscono in misura notevole.

Al tempo stesso, non si consiglia di attendere oltre i 18 mesi. Insomma, fareste bene a pianificare con grande cura tutta questa situazione, considerando che a dirlo sono proprio degli scienziati.

Gravidanza e attesa tra due figli: ecco una nuova ricerca

L’attesa di almeno un anno tra una gravidanza e l’altra viene consigliata da una ricerca che è stata portata a termine da parte dell’università della British Columbia, che ha trovato successivamente spazio sulla ben nota rivista Jama Internal Medicine.

Ebbene, stando a quanto viene riportato all’interno di tale studio, i limiti che sono stati suggeriti dall’Organizzazione mondiale della Sanità, ovvero l’OMS, che parlava di un anno e mezzo, non sono quelli corretti.

Lo studio è stato portato a termine prendendo in considerazione la bellezza di oltre 150 mila seconde gravidanze. È importante mettere in evidenza come le differenti tempistiche tra una gravidanza e quella successiva siano stati studiati in modo molto approfondito e preciso.

Al tempo stesso, sono state prese in esame anche le condizioni sia delle mamme che dei figli. Tra il primo e il secondo bambino, nella maggior parte dei casi, si attende un periodo compreso tra 12 e 18 mesi.

Di conseguenza, in questo caso i pericoli che possano insorgere delle problematiche sia nel feto che nella madre sono decisamente ridotti.

Troppo rischioso aspettare solo sei mesi

Il discorso è totalmente differente nel momento in cui, tra la prima e la seconda gravidanza, si aspettano solo sei mesi. Ecco, in questo caso quella che rischia maggiormente è la madre.

Le problematiche potenziali sono davvero molto gravi (compresa la morte) e insorgono nell’1,2% dei casi. Il pericolo che possa verificarsi un parto prematuro è pari all’8,5%.

Nel caso in cui, invece, si attendano dodici mesi, ecco le varie percentuali si abbassano allo 0,7% per i rischi che potrebbe correre la madre e al 4,8% per il figlio.

Quindi, è piuttosto parto come le coppie che decidono (o incappano in questa situazione) di avere due figli nel giro di meno di dodici mesi, potrebbero avere a che con diversi rischi per la salute della madre. I

l neonato che viene alla vita dopo solamente sei mesi rispetto al suo fratellino o alla sua sorellina presenta il 2% di probabilità di avere dei disturbi, mentre dopo un anno tale percentuale si riduce all’1,5%.

Scoperta importante per le donne che decidono di pianificare le gravidanze

Si tratta, in ogni caso, di una ricerca che può rivestire un ruolo davvero molto importante per tutte quelle donne, al giorno d’oggi sono veramente numerose, che prendono la decisione di rimanere incinta solamente dopo aver compiuto i 35 anni di età.

Secondo quanto è stato riportato dal gruppo di ricercatori che si è occupato di tale analisi, infatti, il risultato che è emerso ha una particolare valenza per tutte quelle donne meno giovani.

Il motivo? Perché spesso e volentieri queste ultime hanno la tendenza a mantenere distanti le gravidanze in modo programmato e intenzionale.

Ad ogni modo, decidendo di partorire con una distanza compresa tra 12 e 18 mesi rispetto al primo figlio, si può anche pensare di dedicarsi alle proprie passioni per più tempo. Gioca e divertiti insieme ai tuoi amici e affronta ogni tipo di torneo e di sfida grazie a NetBet!

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Calcolo settimane di gravidanza https://www.babyclick.it/gravidanza/calcolo-settimane-di-gravidanza/ https://www.babyclick.it/gravidanza/calcolo-settimane-di-gravidanza/#respond Thu, 01 Nov 2018 18:32:21 +0000 http://www.babyclick.it/?p=931 Il nostro calcolatore di settimane di gravidanza aiuta le future mamme a rispondere all'eccitante domanda: quando diventerò mamma? Con il nostro strumento, potrai facilmente stimare la data di nascita del vostro bambino. Leggi e scoprirai come calcolare la tua settimana di gravidanza utilizzando diversi metodi di calcolo (regola di Naegele e data del concepimento). Scoprirai […]

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Il nostro calcolatore di settimane di gravidanza aiuta le future mamme a rispondere all'eccitante domanda: quando diventerò mamma?

Con il nostro strumento, potrai facilmente stimare la data di nascita del vostro bambino. Leggi e scoprirai come calcolare la tua settimana di gravidanza utilizzando diversi metodi di calcolo (regola di Naegele e data del concepimento).

Scoprirai anche maggiori informazioni sui trimestri di gravidanza, il parto prematuro, la durata della gravidanza e troverai spiegazioni sui termini "LMP", "mese di scadenza" e "età gestazionale".

Continua a leggere per imparare ad usare il nostro predittore di scadenza e scoprire il compleanno del tuo bambino!

Calcola la settimana di gravidanza

Scadenza della gravidanza 👶

Essere incinta è probabilmente uno dei periodi più memorabili di tutta la tua vita. La preparazione per il bambino a venire è estremamente emozionante, sia per i genitori felici e per la loro famiglia e gli amici. Il tempo che il feto cresce nell'utero della sua mamma è ampiamente noto per essere 280 giorni o circa 9 mesi.

Si tratta di un'approssimazione approssimativa che copre l'intero arco di tempo tra l'ultimo periodo mestruale e la nascita. Oltre alla pura curiosità, ci sono molte ragioni per cui vale la pena di conoscere la data di consegna prevista.

Molte decisioni si basano sulla stima della data approssimativa di scadenza del bambino. Per esempio - se fare ulteriori esami, per indurre il travaglio o per preparare il congedo di maternità. Tuttavia, la data stimata del parto non è mai del tutto esatta.

Scadenza stimata

Una data di scadenza stimata (EDD) è un termine usato per prevedere il giorno più probabile in cui il lavoro può verificarsi. Molti fattori diversi e spesso interdipendenti influenzano la durata di una gravidanza, quindi la data è solo una stima. Solo il 4% circa dei bambini nascono esattamente alla data di nascita calcolata. Tenendo conto di ciò, non è possibile definire con certezza al 100% il giorno esatto del parto.

Che cos'è un "mese di scadenza"?

Due month è un termine che aiuta le mamme a ridurre lo stress e la paura di andare oltre la data di scadenza. Considerando che la percentuale reale di bambini nati proprio nella data di scadenza prevista è bassa, non è realistico aspettarsi che la data di scadenza sia precisa.

Il termine "mese di scadenza" sta per un lasso di tempo in cui un bambino può essere previsto in una corretta gestazione. Senza complicazioni, un bambino nasce solitamente tra la 37a e la 42a settimana. Circa l'80% dei bambini arriva nel lasso di tempo entro due settimane prima o dopo la data di scadenza prevista.

Per scoprire il mese di scadenza, è possibile utilizzare il calcolatore di gravidanza di Omni in modalità avanzata. Per calcolarlo, sottraiamo o aggiungiamo 2 settimane alla data di scadenza stimata.

mese di scadenza = data di scadenza ± 2 settimane

Come calcolare la data di scadenza?

Ci sono alcuni metodi scientificamente provati per stimare la data di scadenza della gravidanza. Alcuni di loro sono semplici in teoria, altri sono un po' più complicati.

Tieni presente che tutti i metodi forniscono solo previsioni. Inoltre, ricorda che la vostra data di scadenza può cambiare. Non c'è motivo di preoccupazione, il medico può cambiare la data di scadenza per molti motivi man mano che la vostra gravidanza progredisce (a causa di periodi irregolari, altezza anomala del fondo, o livelli anomali di alfa-fetoproteine - una proteina prodotta dal bambino). La data di scadenza può essere definita con i seguenti metodi:

  • la regola di Naegele (in base al primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale),
  • la data esatta in cui hai concepito,
  • Regola Mittendorf-Williams,
  • Ecografia Doppler,
  • pietre miliari di gravidanza,
  • altezza del fondo.

La calcolatrice di scadenza fornita da Omni utilizza i primi due metodi (selezionandoli dall'elenco della calcolatrice) - il primo giorno dell'ultimo periodo (in base alla regola di Naegele) e la data di concepimento.

LMP - che cos'è?

LMP è l'abbreviazione del termine "ultimo periodo mestruale" (in inglese: last menstrual period). Per convenzione, le gravidanze sono datate in settimane a partire dal primo giorno dell'ultimo periodo mestruale della donna.

Il LMP si riferisce al primo giorno (inizio del sanguinamento) dell'ultimo periodo mestruale prima della gravidanza. Questa data viene utilizzata dal nostro calcolatore per calcolare la data di scadenza. Seguendo questo metodo di conteggio, una donna è considerata incinta di 6 settimane solo 2 settimane dopo il primo periodo mancante.

La regola di Naegele 

La regola di Naegele - nota anche come "il primo giorno del metodo LMP" aggiunge 280 giorni (40 settimane) al primo giorno dell'ultimo periodo mestruale:

data di scadenza = primo giorno del metodo LMP + 280 giorni

Viene utilizzato nella maggior parte delle ruote da gravidanza. Il metodo LMP presuppone cicli regolari di 28 giorni e che l'ovulazione e il concepimento avvengano esattamente il 14° giorno del ciclo.

La sua precisione dipende dal richiamo del primo giorno del LMP della madre e dalla durata del ciclo. Inoltre, alcune donne sperimentano un leggero sanguinamento all'inizio della gravidanza, che è il periodo in cui normalmente avrebbero il ciclo mestruale.

Come risultato, possono essere state incinte qualche settimana prima di quanto si rendano conto. I periodi non sono sempre esattamente a distanza di quattro settimane l'uno dall'altro. Quando il ciclo è più lungo, il bambino può essere concepito un po' più tardi rispetto a quanto ipotizzato nei calcoli. Quando è più breve, il concepimento può avvenire prima del previsto.

Che cos'è la data del concepimento?

calcolo settimane di gravidanza
La data di concepimento e la gravidanza

Data del concepimento è un giorno in cui si verifica la fecondazione di successo. Accade quando uno spermatozoo si collega con un uovo (fusione di gameti).

Da quel momento, uno zigote cresce e si divide velocemente, formando un nuovo organismo. Le donne che seguono attentamente la loro ovulazione possono conoscere il giorno esatto del concepimento, ma per il resto delle mamme, può essere molto difficile specificare quando hanno concepito.

Se i periodi mestruali di una donna sono regolari e l'ovulazione si verifica il giorno 14 del suo ciclo, il concepimento avviene circa 2 settimane dopo il suo LMP. Dopo un rapporto sessuale non protetto, uno spermatozoo può vivere all'interno della vagina fino a cinque giorni, e un uovo può vivere fino a 24 ore dopo il suo rilascio.

Questo dà la possibilità di rimanere incinta in ogni ciclo per 6 giorni. Per esempio: se avete avuto un rapporto il sabato, c'è la possibilità di rimanere incinta fino al giovedì.

Metodo della data di concepimento

Se conoscete la data esatta del concepimento, provate ad utilizzare il secondo metodo di calcolo nel calcolatore della data di scadenza. Il nostro predittore di scadenza aggiungerà 266 giorni (38 settimane) alla data inserita.

Questo metodo può darvi un risultato più affidabile del metodo LMP, specialmente quando i vostri cicli sono irregolari o significativamente più lunghi o più brevi di 28 giorni.

data di scadenza = data di concepimento + 266 giorni

Calcola la data di scadenza

Come utilizzare il nostro calcolatore di gravidanza e vedere quando è la mia data di scadenza? L'esecuzione del nostro predittore di scadenza è un gioco da ragazzi. Vediamolo in 4 passi:

  • Scegliere tra i metodi - primo giorno di LMP / data del concepimento.
  • Inserisci le date rilevanti (in base al metodo scelto).
  • Impostare la durata media del ciclo (in giorni) - è facoltativo, si applica solo per il metodo "LMP".
  • Leggi la data di nascita calcolata e la settimana corrente del tuo pregnancy😊
  • Inoltre, nella modalità avanzata del calcolatore della data di scadenza è possibile trovare ulteriori informazioni:

Vedere l'intervallo di tempo per il mese di scadenza.
Controllare quale percentuale della vostra gravidanza è già stata completata.
Scopri quanti giorni sono ancora rimasti fino alla data del parto.
Quando è la mia data di scadenza?
Controlla l'esempio di calcolo per la nostra amica Kate, per essere sicuro che tu capisca come funziona il calcolatore della data di scadenza e lo usi correttamente.

I. Il primo giorno del metodo LMP:

Supponiamo che il primo giorno dell'ultimo periodo di Kate sia stato il 25 luglio 2018. La durata media del suo ciclo è di 30 giorni. Che dà:

25 luglio 2018 + 280 giorni + 280 giorni + 2 giorni = 03 maggio 2019

Il mese di scadenza è definito di conseguenza:

inizio del mese di scadenza = 03 maggio 2019 - 14 giorni = 19 aprile 2019

fine del mese di scadenza = 03 maggio 2019 + 14 giorni = 17 maggio 2019

II. Metodo del giorno della concezione:

Supponiamo che Kate sappia il giorno esatto in cui ha concepito, ed era il 10 agosto 2018. Che dà:

10 agosto 2018 + 266 giorni = 03 maggio 2019

Il mese di scadenza è definito di conseguenza:

inizio del mese di scadenza = 03 maggio 2019 - 14 giorni = 19 aprile 2019

fine del mese di scadenza = 03 maggio 2019 + 14 giorni = 17 maggio 2019

Quanto dura una gravidanza?
La durata di gravidanze sane è compresa tra le 37 e le 42 settimane. C'è un arco di tempo di 5 settimane in cui un bambino può arrivare e sarebbe considerato come nato in termine. I bambini nati prima della settimana 37 sono considerati prematuri e di solito hanno bisogno di cure mediche supplementari per qualche tempo. Fattori come l'aumento dell'obesità e dell'età materna possono contribuire al parto prematuro. Il parto dopo la settimana 42 è chiamato una gravidanza prolungata e può comportare un rischio maggiore di complicazioni.

Le gravidanze multiple, come i gemelli e le terzine, tendono a nascere prematuramente - il maggior numero di bambini, prima nascono di solito. La durata della gravidanza può anche essere influenzata dal tempo impiegato dall'embrione per l'impianto dopo il concepimento. Un impianto prolungato determina una gestazione più lunga dall'impianto alla nascita. Inoltre, le donne alte tendono ad avere gravidanze più lunghe rispetto alle donne più corte. Anche le donne bianche europee tendono naturalmente ad avere gravidanze più lunghe rispetto alle donne africano-caibiche o asiatiche.

Trimestre di gravidanza

La gravidanza è divisa in tre trimestri (ciascuno della durata di 3 mesi). Il primo trimestre va dalla settimana 1 alla settimana 12 e comprende il concepimento (quando uno spermatozoo feconda un ovulo). Durante questo lasso di tempo, la possibilità di un aborto spontaneo (morte naturale dell'embrione o del feto) o di una grave disabilità è la più alta. In questo periodo, il vostro corpo subisce molti cambiamenti innescati dagli ormoni.

Questi cambiamenti interessano tutti gli organi del corpo e i loro sintomi possono manifestarsi anche nelle primissime settimane di gravidanza. Le vostre emozioni potrebbero variare dall'eccitazione all'ansia. Il vostro periodo si è arrestato - quello è un segno chiaro che siete incinto. I cambiamenti possono includere:

  • sbalzi di umore,
  • stanchezza,
  • seno tenero e gonfio,
  • mal di testa,
  • aumento o perdita di peso,
  • devono passare l'urina piu' spesso,
  • costipazione.

Secondo l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), durante il primo mese di gravidanza, il cuore e i polmoni del bambino iniziano a svilupparsi. Allo stesso tempo, le braccia, le gambe, il cervello, il midollo spinale e i nervi iniziano a formarsi.

Il secondo trimestre dura dalla 13a alla 28a settimana. La maggior parte delle donne percepiscono questo trimestre come molto meglio del primo. Alcuni dei sintomi, come nausea e stanchezza, stanno scomparendo. Nuovi cambiamenti evidenti al vostro corpo stanno ora accadendo. Il vostro addome sta ancora crescendo di conseguenza al vostro bambino, e prima della fine del trimestre, inizierete a sentire i movimenti del vostro bambino! Ecco alcuni dei sintomi che si possono notare durante questo periodo:

  • oscuramento della pelle intorno ai capezzoli,
  • dolori al corpo (schiena, addome, addome, inguine, cosce),
  • smagliature su addome, seno, seno, cosce,
  • una linea sulla pelle che va dall'ombelico all'attaccatura dei peli pubici,
  • intorpidimento o formicolio delle mani.

secondo trimestre, il feto cresce ulteriormente (è lungo circa 3-5 pollici). Le braccia e le gambe possono piegarsi, i reni iniziano a lavorare e producono urina. Il bambino può sentire e inghiottire. Le sopracciglia, le unghie e il collo iniziano a formarsi. La pelle ha un aspetto rugoso. Alla settimana 28, più del 90% dei bambini può sopravvivere al di fuori dell'utero se viene fornita un'assistenza medica di alta qualità.

Il terzo e ultimo trimestre continua dalla 29a settimana fino al parto (che avviene intorno alla 40a settimana). Alcuni dei disagi del trimestre precedente saranno ancora presenti. Inoltre, molte donne trovano difficoltà respiratorie e devono visitare il bagno più spesso. Questo perché il bambino sta diventando più grande e mette più pressione sugli organi della madre. Questi sentimenti possono essere spiacevoli, ma non preoccupatevi, dopo il parto se ne andranno via.

Durante l'ultimo trimestre, si possono scoprire alcuni nuovi cambiamenti del corpo:

  • mancanza di respiro,
  • problemi a dormire,
  • petti teneri (parte dell'acqua pre-latte, il colostro, può fuoriuscire),
  • ombelico che fuoriesce,
  • bruciore di stomaco,
  • contrazioni (possono essere un segno di lavoro reale o falso).

Entro il settimo mese di gravidanza, il bambino prende a calci e si allunga. Può anche rispondere alla luce e al suono. Gli occhi possono aprirsi e chiudersi. Nel mese successivo, il feto aumenta di peso molto rapidamente, diverse regioni del cervello si stanno formando. Nel nono mese, il bambino si prepara per il parto girando la testa in basso nella pelvi della donna. I polmoni sono completamente sviluppati e preparati per funzionare autonomamente dalla madre. Il peso aumenta significativamente.

Con l'avvicinarsi della data di scadenza, la cervice diventa più sottile e morbida. È un processo naturale che aiuta il canale del parto ad aprirsi durante il processo di nascita. Il conto alla rovescia finale è iniziato…..!

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Sintomi gravidici: cosa succede al tuo corpo (prime settimane) https://www.babyclick.it/gravidanza/sintomi-gravidici/ https://www.babyclick.it/gravidanza/sintomi-gravidici/#respond Sun, 07 Oct 2018 11:17:29 +0000 https://www.cellule-staminali.it/?p=914 La vita che inizia, cosa succede al tuo corpo. Tanti piccoli cambiamenti ti sorprenderanno nel corso dei nove mesi di gravidanza, in particolare nel primo trimestre il corpo si dovrà abituare alla sua nuova condizione e proverai sensazioni inconsuete. Sensibilità Il ritmo sonno-veglia Nausea e stitichezza Disturbi frequenti Smettere di fumare Sensibilità È molto probabile […]

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La vita che inizia, cosa succede al tuo corpo.

Tanti piccoli cambiamenti ti sorprenderanno nel corso dei nove mesi di gravidanza, in particolare nel primo trimestre il corpo si dovrà abituare alla sua nuova condizione e proverai sensazioni inconsuete.

  • Sensibilità
  • Il ritmo sonno-veglia
  • Nausea e stitichezza
  • Disturbi frequenti
  • Smettere di fumare

Sensibilità

È molto probabile che sin da subito ti daranno fastidio alcuni odori forti, come quello del caffé, i profumi molto intensi e il fumo delle sigarette. Già dopo 10-15 giorni dal ritardo mestruale, infatti, diventerai molto più sensibile a odori, suoni e gusti.

Il ritmo sonno-veglia 

È possibile che tu venga colta da una continua sonnolenza durante le ore diurne. La sera, invece, ti accadrà frequentemente di prendere sonno facilmente, e poi svegliarti nel cuore della notte, rimanendo insonne.

La cosa migliore da fare è cercare di seguire i propri ritmi naturali organizzando le normali attività in base a questa esigenza. Se possibile, è importante fare un riposo durante l'arco della giornata e non rimanere inattivi durante la notte se non si riesce a prendere sonno.

Per limitare l'insonnia conduci una vita tranquilla e regolare, mangia frequentemente ma in modo leggero e soprattutto la sera consuma pietanze facili da digerire, possibilmente ricche di calcio e sali minerali. Tutti questi accorgimenti, assieme a frequenti passeggiate all'aria aperta, potranno contribuire a migliorare il tuo riposo.

Nel secondo trimestre questi disturbi del sonno migliorano sensibilmente, per poi probabilmente ritornare più avanti, negli ultimi mesi di gravidanza o durante l'allattamento.

Nausea e stitichezza

I disturbi più frequenti in questo primo periodo sono la nausea e il vomito, la salivazione abbondante, a volte associata a un'eccessiva sensibilità dei denti, bruciori e lievi dolori allo stomaco, spesso accompagnati da stitichezza.

Questi sintomi, assieme a mutamenti del gusto e dell'appetito, possono presentarsi già dalle prime settimane di gravidanza, ma frequentemente al terzo mese di gravidanza scompaiono.

tuo corpo si sta semplicemente abituando a una nuova condizione e per questo reagisce: nausea, vomito e ipersalivazione sono causati principalmente dal rallentamento dell'attività dell'intestino e dello stomaco.

Sono fenomeni fastidiosi, ma non preoccupanti, e solitamente non incidono sul tuo stato di salute generale.

Per alleviare i bruciori di stomaco, tieni sempre alimenti come crackers o biscotti secchi a portata di mano, ma anche banane e alimenti ricchi di magnesio; inoltre fai sempre attenzione a non bere liquidi a stomaco vuoto.

La stitichezza, altro disturbo frequente, dipende dal fatto che l'attività dell'intestino è rallentata, perché durante la gravidanza nel corpo circolano grandi quantità di progesterone. Un rimedio semplice e funzionale è adottare una dieta ricca di acqua, frutta, verdura e fibre che aiuti il transito intestinale.

Disturbi frequenti

Le contrazioni sono un fenomeno fisiologico che si presenta con diversa intensità nel corso di tutti i nove mesi di gravidanza. Anche nei primi mesi è possibile tu avverta delle sensazioni di peso al basso ventre e dei leggeri crampi molto simili a quelli che si accompagnano normalmente alle mestruazioni.

Lo stesso vale per la frequente necessità di fare pipì, è del tutto normale a causa della pressione dell’utero, ingrossato, sulla vescica. Nel caso tu avverta dei bruciori, consulta il tuo medico, per evitare il propagarsi di fastidiose infezioni.

Anche le secrezioni vaginali sono più abbondanti durante tutto il periodo della gravidanza e in particolare nel primo trimestre. Si tratta di perdite clinicamente non rilevanti, dovute all’intensa attività degli estrogeni che stimolano le secrezioni del collo dell'utero e della vagina. Nel caso queste diventino persistenti, abbondanti e accompagnate da un insistente prurito devono essere segnalate al medico.

In qualsiasi momento dei nove mesi, inoltre, è molto comune avvertire dolori intercostali o lungo la colonna vertebrale: spesso sono dovuti a sforzi, attività fisica eccessiva o posizioni non corrette. La causa principale dei dolori in regione lombo-sacrale, invece, è l'eccessiva mobilità delle articolazioni ossee del bacino e della colonna vertebrale dovuta alle modificazioni indotte dagli ormoni gravidici e al tuo aumento di peso e volume.

Nel caso tu soffra di questi disturbi in maniera intensa e prolungata informa il tuo medico: potrai così escludere con certezza la minaccia di aborto o di parto prematuro.

Sforzati di mantenere sempre una postura corretta e pratica gli esercizi di ginnastica per rafforzare la muscolatura della colonna vertebrale, che possono aiutarti molto.

È bene inoltre evitare di portare tacchi alti e stretti e dormi su materassi sufficientemente rigidi.

Smettere di fumare

Il primo trimestre di gravidanza è un periodo cruciale per lo sviluppo del tuo bambino: oltre a evitare accuratamente l'assunzione di alcool e di certi farmaci, è fondamentale che tu smetta di fumare, e che non ti esponga al fumo passivo.

Le fumatrici sono doppiamente a rischio di gravidanza extra-uterina rispetto alle gestanti che non fumano, ma non solo: se fumi in gravidanza, aumenti i rischi di parto prematuro e di mortalità prenatale; anche il rischio di un'improvvisa morte in culla del neonato raddoppia, se i genitori sono entrambi fumatori.

La gestazione è influenzata negativamente dal fumo durante tutta la sua evoluzione. Fumando sigarette, ma anche il sigaro o il tabacco da pipa, puoi accentuare i rischi di eventuali malformazioni, ma aumenti anche il numero di problemi che possono insorgere nel bambino con il tempo, relativi allo sviluppo psicomotorio e cognitivo.

L'appoggio terapeutico di un medico specialista può esserti utile se il vizio è radicato da tempo o se ti riesce troppo difficile rinunciarvi.

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Ecografia settimana per settimana https://www.babyclick.it/gravidanza/ecografia/ https://www.babyclick.it/gravidanza/ecografia/#respond Sun, 07 Oct 2018 10:49:57 +0000 https://www.cellule-staminali.it/?p=911 Tutte le ecografie realizzate durante la gravidanza. Descrizione dettagliata dello sviluppo dell'embrione sviluppo dell'embrione e del feto (dall'ottava settimana) nel primo trimestre. Leggi anche: Cambiamenti che avvengono nel corpo della mamma Ecografia 33 settimana di gravidanza commentata Ecografia 21 settimana di gravidanza commentata Ecografia 20 settimana di gravidanza commentata Ecografia 18 settimana di gravidanza commentata […]

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Tutte le ecografie realizzate durante la gravidanza. Descrizione dettagliata dello sviluppo dell'embrione sviluppo dell'embrione e del feto (dall'ottava settimana) nel primo trimestre.

Leggi anche: Cambiamenti che avvengono nel corpo della mamma

Ecografia 33 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 21 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 20 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 18 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 17 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 16 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 14 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 11 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 10 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 8 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 7 settimana di gravidanza commentata

Ecografia 06 settimana di gravidanza commentata

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Quanto dura la gravidanza? Sono veramente 9 mesi? https://www.babyclick.it/gravidanza/quanto-dura-la-gravidanza-veramente-9-mesi/ https://www.babyclick.it/gravidanza/quanto-dura-la-gravidanza-veramente-9-mesi/#respond Tue, 31 Jul 2018 09:55:06 +0000 http://www.babyclick.it/?p=670 Anche se siamo abituati a dire che la durata della gravidanza è di 9 mesi, in realtà i medici preferiscono utilizzare il conteggio in settimane: ricorrendo a questo metodo, la data presunta del parto o DPP sarà collocata fra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione. Se partorisci prima della 37esima settimana, il tuo […]

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Anche se siamo abituati a dire che la durata della gravidanza è di 9 mesi, in realtà i medici preferiscono utilizzare il conteggio in settimane: ricorrendo a questo metodo, la data presunta del parto o DPP sarà collocata fra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione.

quanto dura la gravidanza

Se partorisci prima della 37esima settimana, il tuo bambino sarà definito prematuro e probabilmente, nei primi giorni o settimane dopo la nascita, avrà bisogno di cure; una gravidanza che duri invece più di 42 settimane verrà chiamata “gravidanza prolungata” ed anche in questo caso potrebbero esserci complicanze sia per la madre che per il neonato.

Ora, quello che devi sapere è che solo un bambino su 25 nasce nella data precisa prevista per il parto; la maggior parte dei neonati viene partorita invece tra la 37esima e la 41esima settimana, quindi una o due settimane prima o dopo la DPP.

Le gravidanze gemellari, ad esempio, hanno più probabilità di concludersi prima del tempo, mentre i figli primogeniti tendono ad andare di solito oltre il termine previsto.

Ma come si calcola la DPP o data presunta parto? Il modo più corretto consiste nel considerare sia la data dell’ultima mestruazione che la durata media del ciclo, che in una donna fertile può variare anche considerevolmente.

Considerare anche il dato relativo alla durata del ciclo permette infatti di stimare il momento in cui è avvenuta l’ovulazione, dunque il periodo esatto di concepimento; questo però è possibile in presenza di ciclo regolare, ma risulta difficile nel caso di ciclo irregolare o in assenza di ciclo, come ad esempio quando la donna sta allattando.

Durante l’allattamento, infatti, l’ovulazione può riprendere in qualunque momento, per questo motivo, qualora dovessi rimanere di nuovo incinta in questo periodo non potrai affidarti al calcolo delle data presunta per il parto basato sulla data dell’ultima mestruazione, ma dovrai affidarti al rilievo ecografico per individuare, tramite le dimensioni del feto, la durata della gravidanza.

Oltre all’ovulazione, sulla durata di una gravidanza possono influire anche altri fattori, come ad esempio il momento in cui è avvenuta la fecondazione dell’ovulo e il conseguente impianto della cellula fecondata all’interno dell’utero: gli spermatozoi maschili rimangono infatti vitali all’interno della cervice uterina fino a 4/ 5 giorni dopo il rapporto sessuale.

L’incontro con l’ovocita maturo può avvenire dunque in un momento qualsiasi di questo periodo, dopodiché darà necessario che l’ovulo fecondato raggiunga l’endometrio, impiantandosi correttamente dentro l’utero.

Anche il momento dell’impianto può variare di alcuni giorni oppure ore a seconda delle caratteristiche della cellula fecondata: le cellule impiantate con ritardo avranno quindi maggiori possibilità di dar luogo ad una gestazione più lunga.

Ci sono poi alcuni fattori fisiologici che possono influenzare la durata della gravidanza: le donne più anziane, ad esempio, tendono ad avere gravidanze più lunghe di quelle giovani. Dati empirici dimostrano che anche statura della donna possa influire: le madri alte tendono, infatti, ad avere gravidanze più lunghe rispetto alle madri minute.

Ci sono poi differenze di tipo etnico: le donne di carnagione chiara, ad esempio, tendono ad avere gestazioni mediamente più lunghe di quelle di carnagione scura.

Infine, anche alcuni fattori secondari come il fumo possono influire sulla data del parto: le donne che non smettono di fumare in gravidanza vanno più spesso incontro a parti prematuri di quelle che invece non sono dipendenti dalla nicotina, aumentando anche il rischio di ulteriori disturbi e complicanze sia prima che dopo la nascita del bambino.

Se desideri maggiori informazioni sulla durata della gravidanza vai su GoodBabyFood.it in cui troverai, fra l’altro, una descrizione approfondita di ciò che avviene mese per mese al tuo corpo durante le varie settimane di gestazione.

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